Doppio Credito d’imposta per chi si dota di strumenti per il pagamento elettronico

Dal 1°luglio 2021 – 30 giugno 2022 vale il Bonus Pos del 100% delle commissioni per le aziende con fatturato fino a 400mila euro.

Il decreto legge n. 99/2021 (“Decreto Lavoro e Imprese”) ha recentemente introdotto un doppio credito d’imposta per chi si dota di strumenti che consentono il pagamento elettronico, collegati ai registratori di cassa telematici.
Il primo è riconosciuto agli esercenti attività d’impresa, arte o professioni che dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti che consentono ai consumatori finali di pagare con carte o bancomat.

Nello specifico, il credito d’imposta, riconosciuto nel limite massimo di 160 euro per soggetto (non per apparecchio…) , spetterà nelle seguenti misure:

  • 70 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
  • 40 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 10 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.


In parallelo, debutta un nuovo e più corposo aiuto per chi si dota di strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi (strumenti di pagamento evoluti: integrano e rendono unico lo strumento in uso all’esercente per poter incassare in modalità tracciata e memorizzare/trasmettere i corrispettivi. Ad oggi, questi apparecchi non sono ancora in commercio).Una novità che si lega all’avvio delle semplificazioni IVA per chi adotta strumenti evoluti di incasso. L’importo massimo spettante sarà pari a 320 euro per soggetto (non per apparecchio…), nelle seguenti misure:

  • 100 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
  • 70 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 40 per cento per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Ambedue i crediti d’imposta si applicano nel rispetto di limiti e condizioni previsti per gli aiuti di Stato, non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario e potranno essere utilizzati esclusivamente in compensazione dopo il sostenimento della spesa.

L’altra importante misura introdotta dal decreto legge 99/2021 rafforza il cosiddetto bonus spese bancomat per il 2021, un misura questa sollecitata da Confcommercio al fine di agevolare le imprese, che si trovano a dover gestire i pagamenti elettronici sopportandone i costi.
Ebbene, per le commissioni maturate nel periodo 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022 il credito d’imposta Pos, è incrementato al 100% delle commissioni. Ciò vale nel caso in cui gli esercenti che effettuano vendite nei confronti di consumatori finali adottino strumenti di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa o strumenti di pagamento evoluto che consentono la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi.

Ricordiamo che il D.L. 124/2019 aveva introdotto una nuova misura di aiuto alle imprese (cd bonus Pos). In sostanza, si tratta di un credito d’imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per:

  • transazioni effettuate con carte di pagamento,
  • a decorrere dal 1° luglio 2020.

Il credito d’imposta Pos incrementato al 100% delle commissioni è riconosciuto a esercenti i cui ricavi e compensi riferiti all’anno d’imposta precedente non eccedano l’importo di 400.000 euro. L’agevolazione si applica nel rispetto della normativa europea sugli aiuti de minimis.
Il credito d’imposta  è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante in F24.
L’utilizzo in compensazione è ammesso a decorrere dal mese successivo a quello in cui sono state effettuate pagate le commissioni. Inoltre, il bonus deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Dal 01/07/2022 il credito d’imposta tornerà ad essere del 30%.

Facciamo un esempio per chiarire i benefici introdotti dal D.L 99/2021:
Supponiamo che un titolare di partita IVA,  con volume d’affari 2020 pari a 300.000 euro:

  • il 1 luglio 2021 acquisti attrezzatura per accettare pagamenti tracciati da collegare RT, spendendo euro 300;
  • dal 1 luglio 2021 accetti pagamenti elettronici tracciati pari a euro 100.000, con commissioni bancarie sul transato pari all’1% tutte pagate nel 2021.

Può ottenere nel 2021 crediti compensabili con F24 pari a:

  • euro 120 per acquisto attrezzatura
  • euro 1.000 per le commissioni bancarie pagate.